La scuola è tenuta a offrire docenti appositamente formati sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento, in grado di comunicare alla famiglia la presenza di casi sospetti e agire tempestivamente in caso di rischio Dsa.
Come sempre, ribadiamo l’importanza di un intervento mirato e in fase precoce per compensare al meglio le aree deficitarie dei bambini con Dislessia, Disortografia o Discalculia.
Come individuare bambini con sospetto Dsa
Un utile risorsa in tale senso è l’Accordo Stato-Regioni: Linee guida per la predisposizione dei protocolli regionali per le attività di individuazione precoce dei casi sospetti di DSA in ambito scolastico.
Il documento prevede l’obbligo di stipulare protocolli regionali con gli Uffici Scolastici per individuare i bambini a rischio Dsa.
L’iter previsto è composto da tre fasi:
- Individuare gli studenti con difficoltà significative nella lettura, scrittura o calcolo
- Attivare percorsi didattici ad hoc, per favorire il recupero di tali difficoltà
- Segnalare i soggetti “resistenti” all’intervento didattico
È importante sottolineare che un intervento didattico creato ad hoc può limitare notevolmente le difficoltà del bambino, che tuttavia solitamente tende a dimostrare grandi lacune rispetto ai coetanei.
Interventi per la prevenzione dei Dsa nella scuola dell’infanzia
Per evitare equivoci precisiamo da subito che non è propriamente possibile prevenire i Disturbi Specifici dell’Apprendimento in quanto si tratta di condizioni cliniche con origine neurobiologica. Quello che però è auspicabile e necessario è individuarne la possibile presenza anche in età prescolare e attuare da subito interventi di potenziamento cognitivo e/o logopedico.
Per individuare i bambini a rischio Dsa bisogna tener conto di diversi indicatori come lo sviluppo atipico del linguaggio, considerato uno dei fattori più attendibili in tale senso. Tuttavia il Documento riporta che attualmente nessun indicatore preso in modo isolato ci permette di fornire una previsione certa della comparsa di un Dsa, pertanto è fondamentale utilizzare più indicatori simultaneamente.
Questi indicatori rappresentano delle atipie nello sviluppo di abilità linguistiche, percettive e grafiche che possono mostrare bambini con Dsa ma anche alunni anticipatari, ovvero che entrano alla scuola primaria in anticipo e sono nati tra gennaio e aprile dell’anno scolastico di riferimento.
Indicatori precoci di rischio Dsa
Rischio Dislessia: gli indicatori riguardano lo sviluppo del linguaggio inteso come capacità di comprensione ed espressione, alterazioni fonologiche significative, capacità percettivo-uditive, competenze di manipolazione consapevole dei suoni all’interno delle parole).
Rischio Disturbi di Scrittura: oltre agli indicatori linguistici relativi alla lettura bisogna includere anche quelli correlati alla maturazione delle competenze visuo-costruttive e di rappresentazione grafica. Rientrano nella prima categoria azioni come allacciare le scarpe, abbottonare una camicia ma anche la costruzione di puzzle o con i lego.
Rischio Discalculia: gli indicatori di rischio si riferiscono a difficoltà nella rappresentazione delle quantità, nel loro confronto e manipolazione (aggiungere o sottrarre fette di torta, componenti dei giochi, ecc) e nella capacità di astrazione della numerosità in assenza di oggetti percepiti concretamente.
Docenti appositamente formati possono identificare queste difficoltà attraverso osservazioni sistematiche, integrando l’utilizzo di strumenti specifici.
Cosa deve fare un insegnante in caso di sospetto Disturbo Specifico dell’Apprendimento
In caso di sospetto Dsa l’insegnante è tenuto ad attuare attività di potenziamento che coinvolgono tutti i bambini, non solo quelli a rischio. I docenti non devono suggerire l’immediato invio al servizio sanitario ma pianificare interventi didattici ad hoc come primo tentativo e comunicare l’avvio di tali procedure alle famiglie, senza creare allarmismi.
Il discorso varia nel caso di bambini con Disturbo del Linguaggio conclamato o altri disturbi significativi che possono evolvere o meno in un Dsa: in tal caso è necessario avviare il bimbo a un percorso diagnostico ed eventuale presa in carico specialistica prima dell’ingresso nella scuola primaria.
Nel caso in cui il bambino continui a dimostrare difficoltà negli apprendimenti scolastici nonostante le misure messe in atto, i docenti devono comunicarlo alla famiglia la quale dovrebbe richiedere una valutazione diagnostica per Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
Un pensiero riguardo “Rischio Dsa: linee guida per l’individuazione precoce a scuola”