Diritto Dsa, Bes, Disabilità: profili di tutela in ambito scolastico

Diritto Dsa, Bes, Disabilità: profili di tutela in ambito scolastico

Di fronte ai numerosi quesiti che ruotano attorno alla giurisprudenza scolastica riporto con piacere un articolo elaborato dalla Dott.ssa Simona Cappelletti, stimata avvocatessa con studio a Roma Eur, di cui lascio i riferimenti a fine pagina.

DSA

Sono i disturbi specifici dell’apprendimento i quali possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vista quotidiana anche in ambito scolastico.

La Legge 8 ottobre 2010 n. 170 (nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico) ha riconosciuto la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento (DSA) ed ha pertanto previsto, al fine di garantire il diritto all’istruzione e favorire il successo scolastico nonché ridurre i disagi relazionali ed emozionali, l’obbligo di emanazione del PDP (piano didattico personalizzato).

Il DM 12 luglio 2011 n. 5669 recante il Regolamento applicativo della Legge 170/10 all’art. 5 stabilisce che la scuola garantisce ed esplicita, nei confronti di alunni e studenti con DSA, interventi didattici individualizzati e personalizzati, anche attraverso la redazione di un Piano didattico personalizzato con l’indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative adottate.

Il DM n. 5669/11 è integrato altresì dalle Linee Guida per il diritto alla studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento.

Nel caso di alunni che possiedono una certificazione di DSA (vedi art. 3 legge 170/10) il consiglio di classe è obbligato a redigere un PDP entro il primo trimestre dell’anno scolastico o comune entro tre mesi dalla consegna della diagnosi alla scuola.

I problemi che possono frequentemente sorgere attengono alla mancata predisposizione del PDP, alla sua ritardata predisposizione, alla sua inidoneità ovvero alla sua mancata attuazione.

BES (bisogni educativi speciali)

 La materia è disciplinata dalla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 (ivi compresa la fibrosi cistica), dalla Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013m e dalla Circolare Ministeriale n. 2563/13.

Due particolari situazioni di BES:

1) ADHD – Studenti con problemi di controllo attentivo e/o dell’attività, spesso definiti con l’acronimo A.D.H.D. (Attention Deficit Hyperactivity Disorder – Deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività).

2) Area dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.  Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare BES: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Per questi alunni è possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che adottare strumenti compensativi e misure dispensative

A differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le misure dispensative, nei casi sopra richiamati, avranno carattere transitorio e attinente aspetti didattici, privilegiando dunque le strategie educative e didattiche attraverso percorsi personalizzati, più che strumenti compensativi e misure dispensative» (C.M. n. 8/2013).

Gli alunni affetti da tali disturbi hanno diritto generalmente alla personalizzazione dell’insegnamento per i quali dovrebbe essere predisposto il PDP.

Disabilità

La materia è disciplinata dalla Legge 104/92 (legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate), dal DM 141/99 (formazione classi con alunni in situazione di handicap) e la Legge 107/15 (buona scuola).

I problemi che possono insorgere attengono alla mancata predisposizione o attuazione del PEI (piano educativo individualizzato) ovvero all’indicazione di un numero di ore insufficienti.

Un ulteriore problema può configurarsi laddove la formazione delle classi sia violativa della normativa vigente in materia di disabili.

Autrice:

Avv. Simona Cappelletti

Studio Zona Eur – Axa

 Cell. 347/0566284

e – mail: avvsimonacappelletti@gmail.com

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