Depressione bipolare: significato, sintomi e cura

Depressione bipolare: significato, sintomi e cura

Benché la maggior parte delle persone conosca il significato di Episodio Depressivo Maggiore, lo stesso non vale per la cosiddetta Depressione Bipolare. Molti non ne conoscono neanche il significato, nonostante rappresenti un quadro clinico meno conosciuto ma tutt’altro che infrequente.

Disturbo Bipolare: descrizione

Tutti noi tendiamo a sperimentare un umore basso o elevato, non solo in funzione di particolari eventi di vita ma anche per via di una serie di fattori di natura psicologica, biologica ed ambientale che influenzano la sfera affettiva.

L’umore basso, come quello elevato, è correlato alla comparsa di emozioni specifiche di tipo positivo o negativo che solitamente, in presenza di buone abilità di autoregolazione emotiva, sono gestite dalla persona in maniera funzionale. In alcuni casi, però, le oscillazioni dell’umore possono raggiungere livelli particolarmente intensi, caratterizzati da episodi di umore particolarmente elevato alternati alla cosiddetta Depressione Bipolare.

Disturbo e depressione Bipolare: significato

La depressione bipolare rientra nel Disturbo Bipolare e riguarda una condizione clinica che compare generalmente in età adulta interferendo negativamente con il funzionamento di vita della persona.

In molti casi i sintomi della depressione bipolare non compaiono esternamente in maniera chiara come avviene, ad esempio, nel caso della Depressione Maggiore e per questo motivo spesso vengono trattati dopo lunghi periodi di sofferenza, quando ormai il quadro clinico è peggiorato notevolmente. Non di rado il forte senso di solitudine porta le persone all’isolamento sociale pressoché totale, rendendo anche i propri cari impotenti di fornire un supporto adeguato, nonostante la loro disponibilità.

Il Disturbo Bipolare rientra nello spettro dei Disturbi dell’Umore ed è caratterizzato dall’alternanza di stati maniacali o ipomaniacali a stati depressivi.

Nel primo caso la persona tende a sperimentare uno stato caratterizzato da un’eccitazione superiore alla norma che può spingerla ad attuare comportamenti bizzarri, scostanti, afinalistici (ovvero senza uno scopo preciso) e assolutamente distanti rispetto ai propri standard quotidiani che, tra le varie cose, possono sfociare in azioni come rapporti sessuali promiscui, spese folli e altri comportamenti impulsivi.

Questa fase viene definita maniacale o ipomaniacale in funzione del livello di attivazione fisiologica che sperimenta l’individuo, che nel secondo caso corrisponde a una minore intensità. L’elevata attivazione fisiologica che accompagna la persona durante la fase maniacale la spinge ad attuare comportamenti disorganizzati e/o socialmente inaccettati. Inoltre influenza la sfera cognitiva, attraverso la comparsa di pensieri accelerati e la tendenza a comunicare con modalità che spesso risultano poco comprensibili agli altri.

La persona tende a fare discorsi privi di un filo logico, passando rapidamente da un contenuto all’altro senza alcun nesso causale tra i due. Per maggiori informazioni sul Disturbo Bipolare puoi leggere l’articolo apposito.

Depressione Bipolare: sintomi e cura

Diversamente, la fase depressiva che si alterna a quella maniacale è caratterizzata da uno stato di inibizione tipico degli episodi depressivi.

Questo stadio è predominato dalla presenza di umore basso, associato alla sensazione della perdita di senso che coinvolge vari ambiti di vita: dalla propria esistenza alle relazioni interpersonali, oltre al lavoro e alle varie attività personali.

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In questa fase la persona sente di non avere interessi, vorrebbe tornare “quella di un tempo” ma sente che nulla è in grado di gratificarla e di non possedere gli strumenti per superarlo.

La fase depressiva del Disturbo Bipolare è pertanto collegata a una visione negativa del mondo, degli altri e del futuro, che influenza negativamente lo stato psicofisico della persona. Quest’ultima si sente senza energie e ne risente anche dal punto di vista cognitivo, sperimentando una sensazione generale di affaticamento e difficoltà di concentrazione.

Generalmente i sintomi della Depressione Bipolare coinvolgono anche azioni quotidiane quali il sonno e l’alimentazione, che possono aumentare o diminuire raggiungendo livelli molto distanti rispetto allo stile di vita individuale.

Uno degli aspetti più drammatici della depressione bipolare riguarda il rischio che la persona sviluppi tendenze autolesionistiche. Questi sintomi includono la presenza di pensieri suicidari e di azioni autolesionistiche e solitamente presentano una durata maggiore rispetto agli episodi maniacali.

La cura della Depressione Bipolare può contemplare un trattamento multimodale che include il trattamento farmacologico e quello psicoterapico e mira a trattare non solo i sintomi legati alla fase depressiva, ma a inquadrare il caso clinico nel più ampio quadro del Disturbo Bipolare.

Solitamente il trattamento farmacologico si rende necessario per riportare la persona sul piano di realtà, dal momento che sia la depressione bipolare che lo stato maniacale generalmente tendono a immergerla in un quadro caratterizzato nel primo caso dall’impossibilità di essere aiutati e, nel secondo, dal rifiuto di un sostegno esterno.

Il trattamento farmacologico viene somministrato da psichiatri e medici del settore, mentre il secondo approccio viene eseguito dallo psicoterapeuta e spesso richiede il coinvolgimento di familiari e figure vicine al paziente, attraverso una collaborazione che può fortemente influenzare il buon esito della terapia.

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